Luzzatto Sergio - 2016 - Una febbre del mondo by Luzzatto Sergio

autore:Luzzatto Sergio [Luzzatto Sergio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, General
ISBN: 9788858423400
Google: NfxFDAAAQBAJ
editore: Giulio Einaudi Editore
pubblicato: 2016-06-06T22:00:00+00:00

3. Da soldato a generale.

Senza la Rivoluzione, il soldato Dumas non avrebbe mai potuto diventare il generale Dumas. In Francia come altrove in Europa, gli alti gradi dell’esercito erano tradizionalmente riservati – nel mondo di prima – agli uomini dell’aristocrazia, duchi o marchesi, conti o baroni. Da figlio di Marie-Cessette Dumas e di un Antoine non meglio identificato, Thomas-Alexandre avrebbe potuto aspirare, quale limite massimo della sua carriera militare, al grado di sergente maggiore. La Rivoluzione scoppiò anche per questo (secondo alcuni, soprattutto per questo): per cancellare dalla società francese le prerogative di ceto, affermando il principio e la pratica di una piena libertà delle carriere.

Il 15 agosto 1789 – era passato un mese dalla presa della Bastiglia – un contingente del 6° reggimento dei dragoni ricevette l’ordine di muovere dalla guarnigione di Laon, in Piccardia, verso il borgo di Villers-Cotterêts, sulla strada per Parigi. Bisognava difendere il castello della famiglia d’Orléans da una folla di contadini scalmanati, non si capiva bene se patrioti o briganti. Quando i dragoni giunsero sul posto, con le loro belle uniformi verdi e scarlatte e con il blasone dorato della regina sui paramenti dei cavalli, il comandante locale della guardia nazionale, l’albergatore Claude Labouret, credette di riconoscerne il capo in un uomo dalla pelle scura che svettava d’una testa su tutti gli altri cavalieri. Lo invitò ad alloggiare nel suo albergo, l’Hotel dello Scudo, e soltanto allora, guardando meglio l’uniforme, si rese conto che si trattava di un soldato semplice. Ma quel soldato aveva di che conquistare il cuore, oltreché di Labouret, della figlia di lui. «È bellissimo» scrisse Marie-Louise, già l’indomani, a Julie, la sua migliore amica. Nel giro di poche settimane i due giovani si considerarono fidanzati. Quanto al padre della ragazza, sottopose il matrimonio a un’unica condizione: prima di sposare Marie-Louise, il soldato Dumas doveva raggiungere il grado di sergente.

Tutto poteva immaginarsi, il buon Labouret, fuorché l’eccezionale carriera che attendeva Dumas dietro l’angolo dell’Hotel dello Scudo. Carriera compiuta, certo, grazie al suo talento di schermitore e di dragone. E compiuta grazie alla sua amicizia con il cavaliere di Saint-Georges, che allo scoppio della guerra tra la Francia rivoluzionaria e le monarchie coalizzate d’Europa provvide a formare – per combattere accanto ai reparti regolari dell’esercito francese – una «Legione nera» di «americani» di colore, e volle Dumas al proprio fianco quale comandante in seconda. Ma una carriera inimmaginabile senza il sommovimento politico e sociale provocato dalla Rivoluzione. Un autentico terremoto, che proiettò verso l’alto gli strati piú umili della società francese, precipitando verso il basso gli antichi ordini privilegiati. Se il 28 novembre 1792, nel municipio di Villers-Cotterêts, Marie-Louise Labouret poté andare sposa non a un soldato semplice né a un sergente, ma a un luogotenente colonnello (sette o otto gradini della gerarchia militare saliti in soli tre anni!), fu perché quello della Rivoluzione era un mondo sottosopra. Un mondo capovolto in cui l’impossibile era divenuto possibile.

Lontanissimo dalla Francia – nelle Antille – si capovolse anche il mondo da cui Thomas-Alexandre Dumas proveniva: la colonia di Saint-Domingue.

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